Riguardando le foto che avevo scaricato mi sono accorta che non vi avevo postato le immagini della Fiera dell'artigianato che si è tenuta lo scorso agosto a Cison di Valmarino (Tv). So che vi avevo promesso che ve le avrei mostrate e, seppure in ritardo, ecco il mio minuscolo reportage. Chiedo già venia per le qualità delle foto che ho scattato a partire dall'imbrunire, visto che ci sono stata di sera e gli stand aprivano dalle ore 17. Qui sopra vedete lo stand dove si potevano acquistare biscotti fatti in vari modi, pure al sapore di violetta e non vi dico il profumo. C'erano anche molti tipi di sali da cucina tutti aromatizzati. Le donne addette allo stand avevano un look molto romantico e dai colori che richiamavano la lavanda.
A fianco al loro stand avevano posizionato una scaletta tutta dipinta e sopra ad ogni scalino un secchio verniciato nelle tonalità del rosa e del lilla. Perdonate la qualità dell'immagine, ma era decisamente buio pesto e io...ci ho provato, diciamolo, a immortalare questo angolino.
Subito a loro fianco vi era un' altro stand dove ci si inebriava di profumi che andavano dalla lavanda, al muschio bianco, al cedro e a tutte le profumazioni che so che amate anche voi.
Passeggiando tra i viottoli non ho resistito nel fotografare queste due abitazioni. Mi pareva di essere ritornata a un tempo che fu. Si intravedeva l'interno delle abitazioni, con arredi sicuramente appartenuti alla famiglia, le travi al soffitto, tende ricamate meravigliosamente e......un buon profumo di casa. A fianco della porta d'ingresso della seconda foto, c'era una panchina con due anziani signori, vicini di casa, che si raccontavano della loro giornata appena trascorsa, sgranocchiando qualcosa che non ho capito cosa fosse, con un bicchiere di vino appoggiato alla panchina. E allora ho pensato "questo era ciò che accadeva un tempo, un tempo che vorrei tanto fosse anche oggi. Più a dimensione d'uomo, dove si privilegiava i veri valori, il rapporto umano. Altro che reality in tv!"
Lo so, foto orribili, ma spero di potervi comunque rendere l'idea di come questo paesino fosse di sera, con tutti i viottoli illuminati da candeline. Ogni angolino era stato ornato con sacchi di juta pieni di terra ed ingentiliti da piccole piante. Le luci che percorrevano le vie altro non erano che sacchetti di carta, tipo quelli del pane per intenderci, con al centro una piccola candelina. Occorra che vi dica come sbrodolavo?
Come già vi dissi lo scorso anno, per questa importante ed imponente manifestazione, tutto il paese di Cison viene chiuso al traffico per ben 10 giorni e ogni abitazione dismessa viene aperta e preparata ad accogliere stand di manufatti e prodotti alimentari, sempre artigianali comunque.
Qui sopra vedete una vecchissima abitazione, adibita alla vendita di formaggi e salumi. In un angolino di questa casa vi era ancora una vecchia cucina. Me la sarei portata via in spalla!
Questo interno invece ospitava un forno con tutti i loro prodotti che andavano dai dolci, ai vari tipi di pane locali, alle pizze e......Madonnina che vortice di tentazioni!!!
C'era anche un angolino dove si vendeva della birra artigianale denominata "Birra del Tempio" con degli IMPROBABILI frati che la offrivano come degustazione.
Qualche stand permetteva anche di effettuare dei corsi, come in questo caso dove il proprietario insegnava a impagliare le seggiole. Mi è piaciuto tantissimo vedere un bambino, concentrato ad imparare come non mai, questo antico mestiere.
In un'altra casina c'era un laboratorio di pasticceria, con una marea di cioccolata che assumeva ogni forma, dalle caffettiere, ai vecchi arnesi e tanto altro. In un angolo c'erano anche i notissimi Macaron che costavano la "modica" cifra di 70 euro il kg. Praticamente con 1 hg te ne venivano 7 di numero. Per carità, è giusto che ci sia varietà di dolci, ma visto che si trattava di prodotti NAZIONALI, penso che dei dolci nostrani non avrebbero sfigurato al posto di questi Marcaron......che tra l'altro costavano - a mio modestissimo parere - come l'oro, e visti i tempi.........Ma nà bella torta margherita nooo?
La cosa che mi ha un pò amareggiato e che quest'anno anche in questa fiera la stragrande maggioranza di stand non voleva si scattassero foto e per questo motivo io non ne ho fatte. Ho assistito a scene poco piacevoli e certo non mi andava di rovinarmi la passeggiata per una foto.
Ma poi, che mai sarà fare delle foto? Ma sono stand che contengono segreti di Stato? Mah!
Allora noi blogger che postiamo le foto dei nostri lavoretti siamo tutte "bauche" come si dice dalle mie parti?
Questa fiera di Cison comunque merita di essere visitata, è davvero molto bella, curatissima, non si vede una carta per terra a pagarla. Un aspetto non di secondaria importanza è la sorveglianza, davvero molto presente.
Ovviamente io non sono tornata a mani vuote e tra salami, formaggi, culatello, dolci, birra e tipi di pane vari abbiamo fatto il pieno, anche se ovviamente ora c'è solo il ricordo!