♥♥♥ Benvenute a tutte voi che siete arrivate qui, nella mia casetta virtuale. Se vi farà piacere, potrete condividere con me le cose che amo di più creare con le mie mani, dal crochet, al cucito, al ricamo, nonchè delle ricettine da sperimentare per voi e per chi amate ♥♥♥

lunedì 29 aprile 2013

Un bordino all'uncinetto per un tovagliolo diventato centrino





Buondì a tutte, eccoci all'inizio di una nuova settimana con una festività nel mezzo che ci aiuterà a spezzare le corse che si fanno durante la settimana....più o meno..... Quest'oggi vi mostro una delle cose che ho fatto in questo fine settimana, oltre alla solita montagna di roba da lavare e STIRARE, tra una pioggia e l'altra.

Prima però una piccola premessa. Dovete sapere che quando mi capita di andare per mercati o mercatini, o entrare in qualche negozio per la casa, vengo attirata dai tovaglioli di stoffa, si proprio i tovaglioli. Li trovo un oggetto duttile, può essere adattato per molte occasioni. Per esempio, io li uso per i cestini per il pane, per poggiarli sopra un vassoio, come centrotavola sopra una tovaglia anonima, come centrino, ma non senza prima metterci le mani, a meno che non sia bello di suo. Oh, sia chiaro, questa è solo una delle mie "malattie"......


Tempo fa in una mia visita a Maison du Monde a Mestre, ero stata attirata da questo tovagliolo in tessuto tipo materasso, una di quelle stoffe che io adoro. Lo presi e poi l'ho messo nella mia cesta da me chimata "speta là che dopo rivo" (traduzione dal veneto: aspetta lì che dopo arrivo).


Di tempo ne è passato un pochino e finalmente sabato l'ho preso in mano insieme al cotone e all'uncinetto. Tutt'intorno prima ho fatto una cucitura, la base sulla quale poi procedere a crochet.


Non ci ho messo molto, il lavoro l'ho inventato lì per lì, tre maglie alte, 1 pippiolino, tre maglie alte, 1 catenella, una maglia bassa, una catenella e poi di nuovo tre maglie alte.......per tutto il perimetro.

So già che lo userò in vari modi, perchè è una fantasia neutra che si sposa bene con le cose che ho in casa. Che dite, piace un pochino anche a voi l'idea?

Ma ho fatto tante altre cose, una delle quali è stata quella di portare avanti il lavoro per il mio cassetto da tipografo acquistato lo scorso anno dalla meravigliosa Dani del blog "Verde Salvia"



 Per ora ho finito l'alfabeto, e ho ricamato qualche piccolo soggetto, ma mancano ancora tante caselline. Sono alla ricerca di piccoli soggetti per completare le caselline più piccole. Devo ammettere che mi piace tanto, anche se il lavoro è lungo non importa, è qualcosa che mi piace immensamente, che mi assorbe come tutto ciò che creo e che mi fa capire sempre più quanto sia bello continuare le tradizioni, che siano ricamo, cucito, cucina, eccetera, eccetera.

Questa settimana non posterò mercoledì 1° maggio, non perchè sono via.....MAGARI.....ma per impegni che non posso rimandare. Ci rivediamo venerdì.

Buona settimana a tutte. 

venerdì 26 aprile 2013

Cappesante gratinate al forno


Qualche amica blogger, vedendo delle foto di qualche mia cena dove c'erano le cappesante al forno, mi aveva scritto se fosse difficile farle e se potevo dare la ricetta. Visto che proprio oggi le ho acquistate fresche e appena finite di cuocere, rispondo a loro e a tutte coloro che vogliono provare a farle. Vedrete non è affatto difficile.

Ingredienti: Cappesante fresche (controllare SEMPRE il colore del corallo, deve essere bello arancione), pane gratuggiato, spicchi d'aglio, prezzemolo, olio d'oliva extravergine, grappa o cognac (per le più raffinate), un pò di sale.

Procedimento: Lavare molto bene il mollusco togliendolo dal guscio per poi riappogiarvelo. Prendere una scodellina e dentro mettere un battuto di aglio e prezzemolo (in media 2 spicchi d'aglio per 4 cappesante), aggiungere 6/7 cucchiai di pane gratuggiato e cominciare a unire dell'olio d'oliva, mettendo un pizzico di sale. Mescolare con una forchetta, dovrete ottenere una sorta di impastino morbido, non asciutto.

Nelle cappasante versate un pò di grappa o cognac. Io personalmente metto la grappa al ginepro che preparo ogni estate. Ponete quindi sopra l'impasto preparato con il pane gratuggiato.

Infornare a 180° per 20 minuti.

Visto? Non è poi così complicato farle.

Dopo una settimana che per me è stata davvero faticosa e pesantina, francamente non vedo l'ora sia domani per dedicarmi ai miei "potacci" e "sbrodeghi" (traducendo: ricami, uncinetto e quant'altro), senza dover aspettare le 10 di sera!

Buon fine settimana a tutte, che piova o che ci sia il sole, auguro a voi tanta pace e serenità!






mercoledì 24 aprile 2013

Una matrioska per Chiara


Chiara è una donna meravigliosa, giovane mamma di due splendidi bambini, cugina da parte di mio marito. Chiara è laureata in lingue, conosce benissimo il russo e ha vissuto, oltre a tanti angoli del mondo, anche in Russia. Pur essendo di origine Toscana, ora vive nel Lazio e ci sentiamo telefonicamente, attendendo sempre il momento di incontrarci.

Poco prima di Pasqua ha fatto un piacere a mio figlio e io non sapevo come ricambiare. Caso vuole che luli fa un post dove mette lo schema di due matrioske. Ecco quello che faceva per me!


Ho scaricato il disegno, riportato su tessuto e ricamato. Ho ritagliato la bambolina, l'ho cucita  e imbottita.

Chiara mi ha chiamata appena ricevuta, è stata molto contenta e mi ha fatto immensamente piacere. E' un'idea graziosissima, fuori dal comune e per questo è piaciuta tanto.

Se ancora non la conoscete, fate una visitina a "luli", è una meravigliosa fonte di ispirazioni che vanno dal crochet, al ricamo....alle ricette.

 

lunedì 22 aprile 2013

Un fiore in pannolenci e un dolcissimo premio da Annette

 


Da sabato sera è ripreso a piovere, piovere, piovere e devo dire che è davvero deprimente. E allora mi sono tirata fuori il mio pannolenci e mi sono cucita questo fiore, dai colori albicocca che richiamano quelli del mio soggiorno, così mi sono portata la primavera a casa, alla faccia dell'acqua che viene giù!

La settimana però è cominciata con dolcezza grazie ad Annette del blog "Ce que J'aime" - http://ce-que-je-aime.blogspot.it



Grazie mille Annette, sei stata carinissima ad aver pensato anche a me ed ora riporto le regole legate a questo premio:

1) visita e ringrazia il blogger che ti ha nominato
2) ringrazialo nel tuo blog e linka il suo
3) rispondi alle domande "super dolci"
4) nomina una dozzina di panini (blog) a cui dare il premio, crea un link nel post e avvisali postando un commento nel loro blog
5) copia e posta il premio nel tuo blog

Vengo subito al punto 3:

Biscotti o torta?
Torta, meglio se una bella crostata.

Cioccolato o vaniglia?
Ciocccccccolatoooooo, ma non disprezzo la vaniglia....anzi!

Qual è il tuo spuntino dolce preferito?
La pastina di riso, mi piace un sacco.

Quando hai maggior voglia di cose dolci?
Quando sono stanca, quando sono sull'incavolato, quando vedo un film strappalacrime, o romantico.....in questi momenti GUAI a chi si intromette tra me e la Nutella......potrebbe diventare "gelatina".......

Se tu avessi un soprannome dolce quale sarebbe?
Ma MERINGA cara gioia, fine sopra e larga sotto!!!

Ora dovrei scegliere a chi passare questo dolcissimo premio......ma come fò?.....siete tutte meravigliose con me, impossibile scegliere.....

Passo a chiunque mi venga a trovare, anche in modo silenzioso, questo premio, lo linkino pure e lo mettano nel loro blog.

Un bacione a tutte e chissà che il sole torni a risplendere su tutte noi!

venerdì 19 aprile 2013

Polpettine di ricotta e bieta


Buonasera care amiche, dopo una giornata a dir poco piena, arrivo a voi praticamente a mò di pelle di leopardo, con una ricettina da leccarsi le "orecchie"!

Ingredienti: 1 kg di bieta, gr. 150 di ricotta, 2 cucchiai di farina e un pò per infarinare le polpette, 2 uova intere, sale e pepe, olio extravergine d'oliva, un battuto di cipolla ed aglio, passata di pomodoro.

Procedimento: Dopo aver lavato accuratamente le bietoline (vanno bene anche quelle surgelate per chi non ha tempo....come vi capisco!), farle sbollentare e, dopo averle debitamente scolate e strizzate, tritarle per benino. A questo punto unire la ricotta, le uova, i cucchiai di farina, il sale e pepe. Mescolare per bene e, con le mani, formare delle polpettine e ripassarle leggermente nella farina.

In una padella mettere un filo d'olio d'oliva extravergine, adagiarvi le polpettine di bieta e ricotta e dare giusto appena una scottata da una parte e dall'altra. Unire a questo punto un pò di cipolla tritata finemente e dell'aglio (secondo i gusti s'intende), e della salsa di passata di pomodoro.

Cuocere a fuoco moderato, rigirando delicatamente le polpettine una o due volte al massimo.

Potete servirle abbinandole ad una buona frittata, come un antipastino, con un aperitivo, come contorno o....COME VI PIACE DI PIU'.

E' previsto un fine settimana sotto l'acqua....porca paletta.....DI NUOVO....L'importante e stare bene amiche, in armonia, e anche se si è sole, cercate di avvolgervi da quello che vi fa stare bene, non occorrono grandi cose, credetemi. Le cose più semplici sono quelle che regalano emozioni e momenti unici.....fidatevi, perchè è quello che ho imparato e provato su di me. Un bacione a tutte, sia a chi mi segue, sia a chi passa e via!

mercoledì 17 aprile 2013

Dolci ricordi.......



Prossimamente una delle camerette della mia casa verrà riarredata con vecchi mobili di famiglia. Sarebbero stati i mobili destinati a quella che doveva essere la nostra nuova vita qualche anno fa, ma visto che non è stato così perchè il destino ha voluto altrimenti, è necessario trovare loro la nuova e giusta collocazione. E allora sto cominciando con grande, anzi, grandissima fatica ad aprire l'armadio che se ne andrà, i cassetti e di conseguenza sto facendo sacchi mega di roba ancora in perfette condizioni ma che oramai non "entrano più" e tante altre cose che è inutile rimangano lì visto che c'è chi ha bisogno.

E tra un contenitore e l'altro ecco spuntare una vecchia scatola dove all'interno ho trovato cose regalatemi tanti ma tanti anni fa da zia Loretta, la dolcissima zia di mio marito, Montevarchina, sorella di mia suocera e molto conosciuta perchè fino al 1982 ha posseduto una antica merceria in pieno centro, Via Roma più precisamente, in quel di Montevarchi (Ar).

Mi sono seduta e ho cominciato a guardare: vecchi bottoni, pezzetti di pizzo, e queste scatoline. Le ho aperte e


ho trovato tanti foglietti con al centro delle iniziali. Il tutto è scritto in francese
 
 
 
Perdonate se l'ultima foto risulta sfuocata, ho cercato di immortalare la scritta sottostante questa cifra. Pensate che all'interno c'è ancora il filo con cui cucire questa lettera, con tanto di spiegazioni.
 
Ho immediatamente ricordato il momento in cui zia Loretta me le donò e anche quello che mi disse. Non nascondo che mi è venuto un nodo alla gola......quanti dolci momenti, quanti bei ricordi legati a quei giorni, la loro casa con quella bellissima scala in granito e la ringhiera in ferro battuto, la grande cucina, l'orto e il giardino, la zia Loretta che ricamava tutte le sere davanti alla TV a punto giugliuccio, con al suo fianco lo zio Antonio, sordo da far paura, e lei che gli ripeteva ad altissima voce ciò che diceva la televisione. I pranzi della domenica, con tutta la famiglia riunita dopo la messa, la preghiera prima d'iniziare il pranzo, i famosi rocchini, le verdure fritte, l'arrosto, il dolce portato dalla figlia e nuora, accompagnato dall'immancabile Vin Santo. Io all'epoca, cercavo di apprendere da lei tante cose come appunto il ricamo, visto che mia suocera ......tabula rasa su tutta la linea! Era una donna dolcissima, splendida ricamatrice e donna di grande fede.
 
Ora sto raccogliendo tutt'insieme queste cosine e, nel frattempo, sto cercando di vedere come dare loro il giusto valore. Qualcosa ho già in mente.......
 
Ora però, permettetemi un momento di riflessione su quanto accaduto a Boston. Questo spazio virtuale dedicato a creazioni, ricette, spazi più o meno leggeri, non può rimanere indifferente davanti a terribili tragedie. No, non rientra nel mio modo di pensare, di vivere.
 
 
Non aggiungo niente a quanto già detto in televisione, radio e stampa. Ma da donna, MAMMA, non riesco a non avere il cuore che scoppia di rabbia e dolore davanti a tanta crudeltà. E non accetto di sentire, come spesso e troppe volte ho sentito "....ma è successo lì mica qui.....l'importante è che non tocchi a me e alla mia famiglia....".......ORRIBILE!
 
Non so se Dio sia stanco del mondo, ma una cosa gliela voglio chiedere, dal mio essere NIENTE ma proprio NIENTE
 
"Se ancora non sei stanco dell'uomo, volgi il tuo sguardo quaggiù, perchè è terribile vedere quanta crudeltà, odio, sofferenza sta avvolgendo la TUA terra! Se ci sei......ASCOLTA e FERMA la mano di chi porta morte. E se c'è qualcuno che può......CHI SE NON TE!"
 
Non me ne voglia chi tra di voi non condivide questo mio sfogo, ma spero almeno possa capire.
 

lunedì 15 aprile 2013

Cena con una coppia di nostri cari amici




Era da parecchio che non riuscivano a venire a cena da noi, perchè ogni volta avevano già preso altri impegni. Stavolta finalmente siamo riusciti a stare in compagnia, transcorrendo una piacevole serata.
Questa è la tavola come l'avevo preparata, con una tovaglia particolare, acquistata molti anni fa e che a me piace tanto e che posso usare solo quando siamo solo in quattro persone.


Per l'occasione ho messo una coppia di salini a forma di rosa, per riprendere un pò il colore della tovaglia. Come centrotavola ho usato una base semplice sulla quale ho posto una candela dentro un piccolo bicchierino, circondata da mazzolini di nebbiolina o velo da sposa, alternati da tre fragoloni che avevo cucito lo scorso anno.



Le "danze culinarie" si sono aperte con degli antipastini accompagnati dai miei crakers al sesamo.
 


Ho fatto un bis di primi e secondi. I primi erano delle tagliatelle tagliate a coltello condite con sugo di spezzatino e una lasagna alle zucchine.



 
 I secondi sono stati delle bistecchine senza osso agli asparagi (vedi ricettina di venerdì scorso) e lo spezzatino.





I contorni erano della verdura cottta, patate rosolate e un'insalatina con ravanelli.




I dolci sono stati una crostata con crema pasticcera e frutta, delle roselline spolverizzate con zucchero a velo e, per concludere degnamente, una bella macedonia di fragole.

Ovviamente c'è stato il caffè e l'ammazza caffè. E' stata una serata deliziosa, trascorsa tra chiacchere e brindisi quasi per ogni portata. E i brindisi erano sempre rivolti "alla compagnia....SEMPRE".

E oltre ad averci portato in dono una bottiglia di Ramandolo Passito da degustare con il dolce, mi hanno fatto omaggio di questo meraviglioso mazzo di fiori.


Lo dico sempre, non c'è niente di più bello di trascorrere delle serate con amici, mangiado, raccontando e........ridendo tanto!

Grazie Lorenzo e Diana!!!

 

venerdì 12 aprile 2013

Fettine di vitello con salsa di asparagi


Da non crederci, stamani tempo buio, grigio tipicamente autunnale e oggi pomeriggio un sole da accecare.....IL SOLE.....da non crederci, e che tiepido!

Anche se il meteo non è stato all'altezza della stagione in corso, la primavera è arrivata oramai da un bel pò e con lei cominciano ad apparire le prime verdure e frutta di questo periodo. Tra la verdura sono arrivati gli asparagi e la mia contadina di fiducia, per la prima volta li ha provati a coltivare e ieri li ho provati sia come contorno che con questa ricettina che vado a spiegarvi.

Ingredienti: fettine di vitello, un mazzetto di asparagi verdi, una porra o scalogno, olio d'oliva extravergine, un pò di farina, sale e pepe.

Procedimento: lavate accuratamente, senza bagnare la punta, gli asparagi e tagliate via la parte finale particolarmente dura e raschiateli leggermente sempre sulla fine del gambo. In un tegame mettete un pò d'olio d'oliva extravergine, la porra o scalogno tagliato finemente, e gli asparagi tagliati a pezzetti. Cuocere a fuoco lento rimescolando di tanto in tanto. Se vedete che tende ad asciugare, aggiungete un pò d'acqua calda. Aggiustate di sale e pepe. Quando risulteranno teneri, frullateli con il minipimer e lasciate questa salsina da parte.

In una padella mettete le fettine di carne di vitello precedentemente infarinata. Rigirate un paio di volte salando. A questo punto unite la salsina di asparagi e coprite, lasciando la carne sul fuoco basso per altri 5 minuti.

Questa salsina di asparagi può essere anche usata come sughetto per la pasta, volendo si può aggiungere un cucchiaio di panna da cucina.

Bene, anche questa settimana è arrivata alla fine e le previsioni dicono che dovrebbe essere FINALMENTE il primo weekend primaverile. Speriamo dai!

Per chi ha la fortuna di vivere in campagna potrebbe essere l'occasione per andare a raccogliere le erbette selvatiche di questo periodo come il tarassaco, le cime d'ortica (ottima in frittata, lasagna o risotto), gli asparagi selvatici e tante altre.

So che ci sono anche molte iniziative in giro per la nostra meravigliosa Italia e visto che il tempo sembra promettere bene.....APROFFITATENE!



 

mercoledì 10 aprile 2013

Un colletto fatto a mano d'altri tempi



Alcune di voi sanno che sto sgombrando casa di mia suocera, un lavoro lungo, molto lungo, e le sorprese non mancano. Pochi giorni fa con mio marito abbiamo trovato questo colletto, ancora con alcuni fili che penzolano nel giro collo perchè scucito da chissà che abito o maglia. Ricordo bene quando mia suocera mi parlava di alcune cose che aveva conservato appartenute alla sua mamma e altre ricevute in dote e tra queste c'era questo colletto fatto a mano all'uncinetto con inserite nel lavoro delle perle nere.


Credo non ci sia bisogno di raccontarvi la mia emozione quando l'ho avuto tra le mani. Io adoro in maniera pazzesca tutto ciò che è di un tempo, asciugamani, lenzuola, pizzi, canovacci, tovaglie, camicie da notte, insomma tutto quello che veniva creato con minuzia di particolari, amore e tanta pazienza. Le foto non danno l'esatta idea di come sia fatto questo colletto e questo mi spiace moltissimo, ma come fotografa (e non solo)......sò nà schiappa....


Mia suocera ora avrebbe 91 anni e quindi fate voi il calcolo di quanti anni possa avere questo colletto. Ma guardate qui come è stato finito, con dei laccini che si concludono con una sorta di pendente sempre di perline nere. Sono rimasta ad accarezzarlo tanto, e lo tengo come una reliquia. Però non voglio lasciarlo chiuso in una scatola, non sarebbe giusto, devo dargli il giusto posto d'onore. Magari mi cucio qualcosa........magari per il prossimo inverno.....devo pensare.......

Ho trovato delle cosine splendide, che parlano di un tempo lontano, dove le donne passavano anni interi per prepararsi il corredo o, come nel caso di mia suocera e le sue due sorelle, il padre aveva commissionato delle meravigliose ricamatrici toscane per confezionare loro pezzi unici.

Qualcosa ho ritrovato, non molto purtroppo, ma tutto parla della terra natia della mamma di mio marito, la sua meravigliosa Toscana, dove a tutt'oggi ci sono tutti i nostri parenti e dove ora riposa vicino al marito e a tutti i suoi cari.

lunedì 8 aprile 2013

Trine ritrovate


Chissà quante di voi come me, prima di buttare definitivamente qualcosa, vedono se possono recuperare i bottoni, dei nastrini, o dei pizzetti o trine. Anni fa un vecchio lezuolo matrimoniale, ridotto oramai ai minimi termini, era pronto a lasciare il mio armadio. Ma le trine che aveva mi piacevano tanto, ma proprio tanto. Allora, all'epoca,  mi sono armata di forbicine e piano piano li ho staccati dal lezuolo oramai usurato.

Li avevo messi dentro un sacchetto, avvolti in carta velina, in attesa di essere ripresi in mano per creare qualcosa che ancora non avevo deciso.


Qualche giorno fa li ho ritrovati e ho deciso che dovevo farci qualcosa. Ho preso del tessuto che conservo da chissà quanto tempo, un sorta di velo o tulle e messi vicino li vedevo proprio bene. Ma mi chiedevo come.....ed ecco arrivare l'idea. Ho tagliato tre strati di questo velo, ho provato a poggiare sopra questi pizzetti e il risultato mi ha proprio "presa".


Li ho messi vicini, imbastiti ed ora li sto cucendo a mano, con puntini nascosti e qualche punto lungo. Non ho ancora chiaro come rifinirlo, per ora mi concentro sul fissarli e poi vedrò. Mentre li cucio mi vengono in mente tanti ricordi legati a queste trine, dolci e oramai lontani, rivolti a qualcuno che oramai non c'è più e che mi sembra di sertire che mi sussurra all'orecchio parole d'affetto e che mi sprona a finirlo, perchè è oramai da più di cinque anni che aspetta di trovare un nuovo posto nella nostra casa. E così sarà.......


Con questo post  di vecchie trine con fiori, partecipo al contest di Maria Grazia


del blog "Here come the Sun"


Buona settimana a tutte.

venerdì 5 aprile 2013

Stuzzichini per un aperitivo o anche come antipasto


Acqua, acqua e ancora acqua......ma quanto piove? E' da ieri sera che qui diluvia e tira pure un bel vento. In questi giorni piovosi pensavo che con tutti i geni che ci sono, possibile non si riesca ad immagazzinare tutta quest'acqua in previsione della siccità che, come ogni estate arriva? Sarebbe davvero importante, soprattutto per l'agricoltura.

Torniamo a noi.....ho notato la scorsa settimana che ho avuto molte visite per quelle ricettine sulle salsine per antipasti e allora ho pensato di proporvi una cosetta che mi capita di fare qualche volta, soprattutto quando so che passano da noi amici o conoscenti per un salutino veloce e che non si possono fermare o a pranzo, o a cena.

Ingredienti: pane carrè morbido, una confezione di salmone, un pò di rucola, limone, burro a temperatura ambiente.


Procedimento: prendere le fette di pane carrè e "stirarle" con il mattarello. Sopra ad esse mettere dei piccoli pezzetti di burro, lasciato a temperatura ambiente e quindi morbido, che andrete a spalmare su tutta la superficie.


A questo punto, stendervi sopra delle fettine di salmone e spruzzare appena qualche goccia di limone. Mettete delle foglioline di rucola. Ora dovrete arrotolare questa fetta di pane carrè su se stessa


come vedete sopra nella foto, e avvolgerlo nella pellicola. Porre in frigo per almeno un'oretta.

Trascorso questo tempo, tagliarlo a fette come vedete nella prima foto, guarnire a piacere con qualche fogliolina di rucola e servire.

Potete prepararlo già in anticipo, avendo la precauzione, una volta tagliato, di ricoprirlo con della pellicola, altrimenti seccherebbe.

Per coloro che non amano il salmone c'è un'alternativa. Spalmate la fetta di pane carrè con un filo di maionese, posizionatevi sopra del prosciutto cotto, a piacere qualche funghetto sott'olio, peperoni o giardiniera. Poi procedete come per questo al salmone.

Quando li preparo vanno a ruba, sono cose un pò sfiziose, perfette anche durante il periodo estivo, magari per una cena fredda, o anche da portare ad un pic-nic.

Al di là di quelle che saranno le previsioni del tempo, passate bene questo sabato e domenica, e, come dico sempre anche a mio figlio "chi se ne importa se fuori piove, l'importante è avere il sole dentro!"

Alla prossima settimana!!!

mercoledì 3 aprile 2013

La nostra Pasqua e Pasquetta

 


Come va ragazze? Passato bene le festività Pasquali? Io tranquilla, a casa con la mia piccola famigliola alla quale si è unita anche mia madre. Dire che abbiamo mangiato è riduttivo, il tempo è stato davvero bruttino fino al pomeriggio del giorno di Pasqua, per non parlare del freddo. Vi voglio mostrare qualche scatto della mia semplicissima tavola. Vi piacciono il sale e pepe a forma d'ovetto? Le ho ereditate ben 24 anni fa da una zia di mio marito di Prato, le trovo simpatiche e perfette per questa festa.


Nel riordinare la mia pila di stoffe mi sono ritrovata questo taglietto di tessuto con delle galline e l'ho trovato perfetto da mettere al centro della tavola. Sono andata in merceria, ho preso un bel bordino in giallo ed eccolo lì, pronto ad accogliere la candela, il vasettino con i fiorellini, il sale e pepe, ecc.


Ed ecco la mia tavola nel suo insieme, con le "manine" del mio consorte intente ad aprire una bottiglia di vino.


Venerdì sera mi sono accorta che la mia piccola cappa della cucina non era vestita per la Pasqua e allora ho messo a bagno qualche pezzetto di tessuto nel the e poi ho rivestito delle uova di polistirolo, legate al volo ad un piccolo rametto di edera artificiale, tolto i vasetti versione invernale, messo due cupcake rosa ed eccola pronta.

Il giorno di Pasquetta abbiamo deciso di fare due passi per smaltire la pappa del giorno prima in un parco chiamato "Ai laghetti", che si trova in un paese poco lontano da noi.



Queste foto le ho trovate in rete perchè mi ero scordata la macchinetta...l'età avanza...che ci volete fare! E' davvero un parco bellissimo, prottetto dal WWF. Un tempo erano delle cave. Si estende nel comprensorio di tre paesini: Martellago, Maerne e Olmo. Si lasciano le auto all'inizio e poi tutta una bellissima passeggiata immersi nel verde, con fagiani che prendono il volo, tartarughe che emergono dall'acqua per poggiarsi sui rami per poi rituffarsi. C'è anche uno spazio davvero grande dove poter giocare liberamente a pallone, prendere il sole d'estate, fare il pic nic, nel pieno rispetto dell'ambiente.

Mia madre non c'era mai stata ed è stata contenta di poterlo visitare. Nonostante la pioggia avesse davvero lasciato pozzanghere e fango ovunque, ho trovato tantissima gente che passeggiava, correva, raccoglieva le margheritine e le prime erbe selvatiche.


Anche noi abbiamo raccolto il nostro tarassaco, che ho lavato bene bene con il bicarbonato, praticamente l'ho lucidato, pronto per essere usato per un buon risotto o una bella frittata.

Il pomeriggio poi ho convinto mia madre a fare qualcosa, quando mi ci metto.....avete presente un martello pneumatico? Ecco, più o meno sono così.....sennò l'avrebbe presa la malinconia e quindi......sotto mamma!


Eccola mentre sta sfilando un pezzo di cotone sul quale poi metterò le mani per fare qualcosa. Cosa non lo so ancora, ma l'importante era impegnarla. So bene, anzi benissimo, quanto sia importante che la mente sia occupata.


Invece io ho crocettato dei galletti, lo stesso che avevo fatto per la candela di Pasqua. Mi piace questo ricamino e qui l'idea su cosa farne ce l'ho già.

Ecco, questo è il mio resoconto su questi giorni, niente di chissà che, ma a me è piaciuto così, finalmente un pò di calma, poter assaporare il stare in casa, senza guardare l'orologio, senza fretta.

Ma tra ieri e oggi ho recuperato alla grande e sono talmente cotta che fra un pò mi trascino sui gomiti per arrivare al letto!

A venerdì!