♥♥♥ Benvenute a tutte voi che siete arrivate qui, nella mia casetta virtuale. Se vi farà piacere, potrete condividere con me le cose che amo di più creare con le mie mani, dal crochet, al cucito, al ricamo, nonchè delle ricettine da sperimentare per voi e per chi amate ♥♥♥

mercoledì 29 febbraio 2012

Ancora cuori in Toile de Jouy


Buon pomeriggio. Ah che belle giornatine di sole che abbiamo. Non mi illudo, so già che è impossibile che duri, ma intanto mi godo questo leggero tepore che rilascia il sole nel mezzo della giornata, perchè al mattino fa ancora freddino.

Come oramai è risaputo, la forma del cuore è quella che adoro in assoluto e che mi accompagna oramai da più di un decennio. Avevo confezionato questi cuori in Toile de Jouy, con tanto di lavanda all'interno e....toh....il n'y a plus! Se ne sono andati in due case belle ed eleganti.


Questo tipo di tessuto l'ho acquistato in Toscana perchè dalle mie parti proprio non riesco a trovarlo. Quindi, quando mi reco a trovare i parenti e la "nostra" meravigliosa Silvia del blog "In casa di Silvia"  in quella meravigliosa terra, mi fiondo in un negozio stupendo dove trovo questo tessuto in vari colori.


Questi cuori sono nella tonalità del crema-verde e ho scelto quindi dei pizzi e nastrini della stessa tonalità.

Penso che ne rifarò degli altri, adoro questa stoffa.

Da domani inizia "Abilmente" che durerà fino a domenica, e sto facendo di tutto per vedere se riesco a fare una giratina. Per tutti i cavoli e cavoletti di Bruxelles......ma sono l'unica io a dover incastrare anche l'aria che respiro per andarci????? Oh Signur........


lunedì 27 febbraio 2012

Nuovo look al porta rotolo da cucina



Buon lunedì  a tutte care amiche, passato bene il fine settimana? Io devo dire di aver trascorso un fine settimana davvero piacevolissimo, insieme ad amici che non vedevamo da molto tempo sabato sera e ieri a casa di amici con cui abbiamo trascorso l'ultimo dell'anno. Sono stati due giorni davvero sereni, in gradevolissima compagnia, tra chiacchere e "magnate"! E che c'è di meglio? N U L L A!

Oggi vi voglio mostrare cosa ho combinato su un vecchio e davvero brutto portarotolo da cucina. Non ho fatto la foto del prima perchè ho lavorato di getto, senza pensare che avrei poi fatto un post.

Avevo degli avanzi di tessuto con stampate delle galline ma non mi bastava per coprire tutta la superficie. E allora ho buttato all'aria tutti i rimasugli di stoffa che ho in una scatola finchè ho trovato un verde che secondo me poteva andare.

Per coprire i margini di giuntura dei due tessuti, ho pensato di mettere una piccola trina copripunto, sempre nella tonalità del verde.



La posizione dove è messo è nascosta dal pannello della caldaia in cucina, vicino al lavello e quindi comodo e pronto per l'uso. A essere sincera ho scattato le foto che ancora non era tutto bene asciutto, ma avevo poco tempo e la luce se ne stava andando. Tanto penso di aver reso l'idea, vero?

Mi è piaciuta questa stoffina con mucche, galline, uova, decisamente country e ho pensato che stesse proprio bene con la mia cucina.

E visto che il tessuto ha delle gallinelle......ovviamente devo cucire una gallinella tipo quella che avevo fatto tempo fa e che prese il volo all'istante........devo mettermi al lavoro!



venerdì 24 febbraio 2012

Risotto di radicchio tardivo


La mia regione, e più in particolarene la provincia di Treviso, è famosa per il radicchio tardivo che può essere cotto ai ferri, al forno, farci degli involtini con speck o pancetta. si può fare la lasagna al forno o il risotto.

Ieri sera ho preparato il risotto di radicchio e ho pensato di condividere con voi la ricetta

Ingredienti per 4 persone: 4 bei ciuffi di radicchio tardivo, una porra, mezzo bicchiere di vino bianco, brodo vegetale (mettere in una pentola dell'acqua con 1 carota, 1 cipolla e 1 bella costa di sedano e portare a bollore, lasciando cuocere per circa 20 minuti), riso, olio di oliva extravergine, parmigiano, sale.

Procedimento: lavare molto accuratamente il radicchio e tagliarlo a listarelle fini e fare altrettanto con la porra. Porre in un tegame un pò d'olio d'oliva e mettere la porra a rosolare per pochi secondi. Unire il radicchio tagliuzzato, abbassare la fiamma e lasciare cuocere mescolando di tanto in tanto. Quando vedete appassire il radicchio unite il riso e fatelo rosolare per qualche secondo, mescolando sempre. A questo punto versate il mezzo bicchiere di vino bianco e lasciate evaporare. Aggiungete poi il brodo vegetale che deve essere sempre caldo e continuate ad aggiungerlo via, via che vedete asciugare il riso fino a cottura ultimata, aggiustando di sale. A fuoco spento versare una abbondante manciata di parmigiano e mescolate bene per ottenere una buona mantecatura.

Potete se volete mettere anche una noce di burro con il parmigiano. Io non lo metto preferisco usare solo il parmigiano, ma nei ristoranti il burro lo mettono sempre.

Servitelo caldo e, se avete ospiti, ponete sopra il risotto delle listarelle di radicchio a crudo e...voilà il risotto è servito.

Ebbene, siamo arrivati all'ultimo fine settimana di questo mese di febbraio. Ci stiamo avvicinando alla primavera e a vedere il sole di questi giorni, un pò nell'aria si sente e sento in giro qualcuno che avrebbe già voglia di fare giardinaggio.

Io sono prudente, non vorrei mai che ci fosse un'ultima coda d'inverno. E poi, sapendo che c'è stata poca pioggia, non mi stupirei che venissero avanti le cataratte dal cielo!

Auguro a tutte voi un sereno fine settimana e, se dalle vostre parti ci saranno belle giornate, uscite facendo delle belle passeggiate, magari visitando mercatini, qualche mostra interessante o magari un museo, per poi tornare nelle vostre casucce e preparare una ricettina anche veloce ma fatta con tanto amore !

mercoledì 22 febbraio 2012

La mia tildina "burrosa"


Da ieri abbiamo un bel sole che ci regala un pò del suo lieve tepore, anche se all'ombra e di sera si battono ancora i denti.

Ho confezionato per moi questa Tilda bella cicciottella, fianchi belli tondi, taglia del vestito extra large, insomma la sento proprio mia


le ho fatto un vestitino in pannolenci rosa, un piccolo zigzag di una tonalità più carico e un pizzetto in fondo al vestitino bianco


le ho cucito poi un bottoncino con una perla al centro nella chiusura del colletto. Le ho fatto una sorta di  piccoli chignon laterali e....voilà, la mia tilda burrosa!

Mi piace un sacco e penso che la metterò in camera mia, visto che ho tutto nelle tonalità del rosa.

Ho fatto altre cosine in questi giorni e due amiche la scorsa settimana mi hanno messo in testa una cosa sempre della Tilda che devo provare, anche se l'impresa mi sembra mooooolto ardua!

Tanto io ci provo lo stesso, e chi ferma una testa dura come me?

lunedì 20 febbraio 2012

The key to my heart




Sotto un diluvio pazzesco e con una temperatura che non supera i 3 gradi, torno a voi con questo piccolo portacandele.

Avevo ritrovato, chiusa in un cassetto, questa vecchia chiave e ho deciso di renderla protagonista principale di un mio progetto. Ho preso un vasetto di vetro, ho avvolto il collo con un avanzo di lino grezzo formando una sorta di punta al centro dello stesso, al quale ho girato intorno dello spago con cui ho legato con un fiocchetto la chiave. Ho ritagliato 3 cuori su carta di giornale precedentemente tinti nel the e a forma di cuore in gradazione, al centro dei quali penzola questa old key


non ancora soddisfatta, ho deciso di creare due cuori di spago e li ho incollati ai lati del vasetto.


come base per appoggiare all'interno dello stesso la candelina, questa volta ho optato per chicchi di caffè



Ed eccola qui accesa. L'ho creata la scorsa settimana, insieme ad altre cosine che vi farò vedere.

Ma a questo portacandele ho dato un significato tutto mio e particolare e l'ho dedicato ad una persona per me specialissima.

A essere sincera ho dato vita alle mie idee in orari pazzeschi, pure di notte visto che dormo decisamente pochino. Però, dai, almeno ho sfruttato il tempo, no? E poi, non essendo IO una persona normale, penso che dormire troppo sia perdere tempo prezioso.

Mi dispiace non essere potuta passare nei vostri blog ma, credetemi, mi è stato davvero impossibile e so che qualcuna di voi che mi conosce sa che sono sincera al 100%.

Spero ora di riprendere il ritmo, e tornare a condividere i vostri lavori, pensieri e tanto altro.



venerdì 10 febbraio 2012

Cipolline borettane in agrodolce

Buonasera amiche, quaaaaaanto freddooooooo. Oggi avevo la sciarpa fino sopra il naso e il cappuccio della giacca a vento che arrivava fino a coprirmi quasi gli occhi. Sembravo pronta per una rapina. E non riuscivo a scaldarmi! C'era un'arietta gelida che entrava ovunque, persino dentro gli stivali che avevo messo sopra i pantaloni. Ero talmente coperta che se cadevo in acqua manco i palombari sarebbero riusciti a ripescarmi! Insomma, non ci si salva in questi giorni.

Vi ringrazio tutte per i commenti che mi avete lasciato ieri per il post sulle cipolle dorate. Qualcuna di voi mi ha chiesto se posso dare qualche altro suggerimento su come colorare in modo naturale. Lo farò certamente, devo solo rimettere in ordine i miei appunti, sperimentarli io per prima e poi farvi vedere i risultati. Non ricordavo quante cose questa meravigliosa donna avesse insegnato a me e a tante altre persone e ieri sera, nel rileggerli, mi sono ricordata persino come era vestita mentre spiegava. Bene, bene, non sono ancora attaccata dall'artereosclerosi....più o meno....

E per restare in tema ho deciso di darvi la ricetta delle cipolle borettane in agrodolce che, guarda caso, ho fatto oggi. Pronte? Viaaaaa



Ingredienti: 500 gr cipolline borettane 1 cucchiaio e mezzo d'olio d'oliva extravergine mezzo bicchiere di aceto balsamico 3 cucchiaini di zucchero sale pepe q.b.

Procedimento: mettere a bollire dell'acqua. Appena raggiunge il bollore versare le cipolle borettane e sbollentarle per 10 minuti. Scolarle. In una padella mettere un cucchiaio e mezzo di olio d'oliva extravergine e porvi le cipolle borettate. Rosolarle per qualche minuto e aggiungere i 3 cucchiaini di zucchero e il mezzo bicchiere di aceto balsamico. Lasciare evaporare l'aceto. Aggiustare quindi con il sale e pepe.

Servirle accompagnate a un buon arrosto o anche da un bollito misto.

Come già vi ho preannunciato qualche giorno fa, la prossima settimana NON FARO' ALCUN POST. Sarò presa da una marea di cose ma, spero ardentemente, di riuscire a creare qualcosa, magari di notte! Riprenderò, a Dio piacendo, lunedì 20 febbraio.

Cercherò di riuscire a fare visita ai vostri blog e, al mio ritorno, spero di ritrovarvi per continuare questa meravigliosa avventura.

Nel frattempo auguro a tutte voi un weekend da sballo e visto che hanno previsto un tempo terribile ovunque, cosa ci sarà di meglio di passarlo a casa al calduccio, magari friggendo frittelle e galani (da noi si chiamano così ma in altre parti vengono chiamati crostoli, chiacchere, cenci). Lo scorso anno avevo scritto le ricette di entrambe, ricordate?

MI MANCHERETE!

giovedì 9 febbraio 2012

Come colorare della stoffa con...le cipolle dorate - Tutorial

Buongiorno amiche. Ieri dovevo preparare la pasta e fagioli (perfetta con questo gelo)  e come cipolle avevo quelle dorate. Mi è venuto in mente cosa mi aveva insegnato una signora parecchi anni fa. Questa meravigliosa donna, che non so più, purtroppo, che fine ha fatto, mi aveva spiegato come colorare in modo naturale i tessuti di cotone e la lana. Avevo preso appunti, ripromettendomi che un giorno ci avrei provato.

Messa su la minestra di fagioli e tenuto da parte la buccia delle due cipolle ho deciso che dovevo sperimentare, finalmente, quanto insegnatomi da questa fantastica donnina.



Ho messo la buccia di queste due cipolle in 1 litro d'acqua e l'ho posta sul fuoco, lasciandola bollire per circa mezz'ora



ottenendo questa tonalità di colore. Devo precisare subito che il colore diventa più carico se si mettono più bucce di cipolla. Il colore tende al rosso-ramato che, come questa signora mi spiegò, si avvicina al colore ramato usato nel medioevo.

Ho preso un pezzo di stoffa di cotone bianca e ce l'ho messa a bagno per circa un'ora. L'ho poi messa a bagno in un altro catino con acqua fredda ed 1 bicchiere di aceto bianco per fissare il colore. L'ho poi lavata in lavatrice con il programma "delicati".


Guardate qui in poco tempo come è diventata la stoffa. Lo so, la foto non rende giustizia al risultato finale, ma posso garantirvi che è davvero un colore che tende all'arancio. Per rendervi un pò l'idea l'ho posata sopra ad un centrino bianco per farvi notare la differenza.

E' ovvio che più bucce ci sono e più si lascia a bagno il tessuto il colore diventa più carico.

E voi mi chiederete "e che ci facciamo poi delle cipolle?". Semplice, aggiungete sedano e carote e preparate il battuto per quando dovete fare il ragù o altri sughi che richiedano il soffritto. Lo mettete in sacchetti gelo o vasetti di vetro e....via in congelatore pronto per l'uso!

Con questo metodo, la donnina tingeva matasse intere di lana bianca. Doveste vedere che sfumature prendeva il filato. Bellissimo!

Io trovo davvero fantastica l'idea di poter usare cose che si butterebbero per creare qualcosa di nuovo, assolutamente originale.

Ora devo rivedere gli appunti che avevo scritto, perchè appena ho ancora del tempo faccio altri esperimenti!

Allora, che ne pensate?

martedì 7 febbraio 2012

Il mio bagno ha cambiato vestito





Buongiorno care amiche. Stamattina aveva cominciato a nevicare e pure bene anche qui. Ora ha smesso ma il cielo è grigio.

 Oggi ho finito di cambiare look al mio bagno e come vi avevo promesso, vi mostro cosa ho combinato.

Nella prima foto vedete (più o meno) il bagno come è venuto nel complesso. Ora però passo alla descrizione.

Nella seconda foto vedete la tenda finita e nelle foto successive vedete nel dettaglio il cuore che vi ho cucito al centro. Ho applicato uno cordoncino con un bottoncino in madreperla sempre fatto a cuore e al centro dello stesso un pezzettino di pizzetto che ho applicato al termine della tenda. Nell'ultima immagine vedete come ho voluto rifinire la parte inferiore della tenda, applicando del tessuto in lino color naturale e sopra ho cucito il  pizzetto a cuoricini,  che ho messo anche al centro del cuore, che ho trovato tempo fa in una merceria a Treviso, quella in piazza del Duomo della città. Splendido negozietto donne!




Eccolo qui sopra come era confezionato il pizzetto. Purtroppo il negozio ne aveva solo due e la lunghezza non era molta. Ma per la mia tenda è stato sufficiente.



Sempre con il tessuto in lino color grezzo ho fatto un piccolo copriradiatore, al centro del quale ho applicato un cuore in lino bianco con all'interno dell'imbottitura e della lavanda e sempre rifinito, come per il cuore della tenda, con un cordoncino e bottoncino in madreperla fatto a cuoricino.




Ecco il portarotoli, con fiocchetto in color crema - la stessa tonalità del pizzetto a cuoricini della tenda - con dei cuoricini  del colore del lino. Ho voluto nascondere il chiodino dove l'ho appeso con una rosa che ho fatto con un avanzo del lino.




Questo è un piccolo angolare che ha fatto mio papà tanti anni fa. L'ho rinnovato mettendoci dei centrini che ho fatto nel tempo, e chiusi in un cassetto fino ad oggi, e questo è il risultato. Ho voluto fotografare per benino il vasetto che mi aveva spedito per Natale Debora del blog "Cuore antico". Non ci sta divinamente?

Ho messo subito a fianco dell'angolare, al posto di una vecchia composizione che avevo fatto con l'arredo precedente, un cesto bianco rivestito di tessuto greggio e riempito di ortensie essicate e lavanda.




Vi ricordate che qualche tempo fa vi avevo fatto vedere come avevo portato a nuova vita un vecchio vaso da notte? E' sempre rimasto protagonista di questo nostro vecchio comodino, sotto al quale ho messo un centro all'uncinetto in color crema, fatto anni fa da una cugina.

Al pomoletto del cassettino ho messo un cuoricino che ho cucito sempre in lino color greggio, riempito di lavanda e con l'immancabile bottoncino in madreperla.


Dietro la porta ho messo questo appendino, rivestito con tutti i colori del bagno: bianco, greggio, crema e l'immancabile cuore di cui io sono una "patita".  Non si era capito vero?


Sempre con un avanzo di lino greggio, ho rivestito un vaso vecchiotto, che già c'era, e l'ho legato semplicemente con dello spago, formando al centro un fiocchetto.



Al lato dello specchio ho messo questa cornicetta Ikea. L'ho rifinita con un pizzetto color crema, due etichette vintage che publicizzano del borotalco, trovate parecchi anni fa alla fiera di Abilmente di Vicenza e due cuoricini in gesso.




Lo specchio del bagno ha al centro un piccolo vano. Ho messo questo vasetto che contiene all'interno una candela. L'ho acquistato a Maison du Monde insieme al lampadario che vi mostro più sotto.

Ho messo al lato sinistro del lavandino questo delizioso portasapone, dove io ho messo una spugna che usiamo sempre. Questo meraviglioso portasapone l'ho comperato nel negozio di Montevarchi di Silvia del blog "In casa di Silvia" 3 anni fa. Io ne sono innamorata!



E questo è il lampadario che ho trovato a Maison du Monde. Io l'ho trovato perfetto per il mio bagnetto!





Nell'angolo della vasca ho messo un vecchio vaso con del portpourri. Poi ho gli ho legato intorno un pizzetto bianco.

Concludo questa carellata mostrandovi il tappeto nuovo e relativo cestone portabiancheraia che ho trovato a Coin con lo sconto del 50% e, pensando che magari qualcuna non mi credesse, ho voluto fotografarlo con tanto di etichetta prima di metterlo al suo posto.


E questa è la foto di stamani nel mio cortile quando sono andata ad accompagnare mio figlio a scuola. Nevicava parecchio. La neve scesa si è già sciolata. Ma da quanto ho capito le previsioni per il fine settimana non lasciano ben sperare. Staremo a vedere.

Prima di salutarvi, dopo questo infinito e sicuramente per alcune noioso post, vi preannuncio che la prossima settimana sarò assente dal blog. Ho degli impegni ai quali non posso assolutamente negarmi.

Sarà solo per la prossima settimana, poi tutto "dovrebbe", a Dio piacendo,  rientrare nella normalità. 

   

lunedì 6 febbraio 2012

La cena con i nostri amici di sabato scorso

Stamani ho accompagnato a scuola mio figlio con un suo compagno che ha dormito a casa nostra. Appena saliti in auto facevo notare ai due baldi giovani assonnati e in crisi per "la lunedì fever", che il termometro dell'auto segnava -8. Non hanno emesso alcun suono vocale, ma si capiva benissimo quali erano i loro pensieri.

Sabato sera ho avuto la cena con i nostri amici che vi avevo preannunciato. E posso non mostrarvi cosa ho preparato per loro?

Cominciamo con gli antipasti:



Salame di cinghiale, salsina con salsiccia debitamente sgrassata (e con un ingrediente che non posso svelare perchè l'ho promesso alla signora del ristorante-pizzeria "Quattro Gatti" in quel di Loro Ciuffenna (Ar) che me l'ha detto solo perchè non sono del posto), e la salsa di fegatini di pollo, preparata come insegnatomi da una zia di mio marito taaaaaanti anni fa. Il tutto accompagnato dai miei sott'oli che non ho fotografato: zucchine con la maggiorana, melanzane, giardiniera e pomodori secchi.
Avevo preparato dei mini panini al sesamo e un filoncino di pane. Mi sono scordata di fotografarli. Sarà per la prossima volta!




E questi sono i primi: la pappa al pomodoro e la ribollita con relativi crostini (pane fatto in casa e tostato al forno).




Il secondo prevedeva lonza al forno, pollo alla cacciatora di cui vi ho dato la ricetta venerdì scorso e i famosi "rocchini" in ragù d'anatra. I rocchini sono delle polpettine di sedano che poi vengono fritte, asciugate bene, e ripassate dentro ad un ragù di pollo o d'anatra. La ricetta dei rocchini me l'ha insegnata la signora che ci fornisce ogni anno dell'ottimo Chianti, e che abbiamo messo in tavola per l'occasione,  che ha l'azienda vinicola vicino alla casa dei cugini di mio marito. Sapeste quante cosine ho imparato anche da lei!



E questi sono i contorni: patate arrosto, una bella insalatona e non potevano mancare i famosissimi canellini. Ogni anno quando vado a trovare i parenti del mio consorte, li compero secchi e me li porto a casa. Li metto in vasi di vetro ed al fresco e quando mi servono, li metto a bagno tutta la notte e poi li cuocio.  Avevo finito i zolfini, porca zozza. I zolfini sono un tipo di fagiolo simile al canellino ma più piccolino. Hanno un sapore delicato e sono super buoni.


E questi sono tre tipi di formaggi toscani: uno è il marzolino (quello dalla corteccia rossa), un'altro è un pecorino stagionato del Prato Magno e l'altro e un pecorino non stagionato di Pienza. Nelle ciotoline ho messo le marmellate che faccio per i formaggi: marmellata di fichi, marmellata di cachi, mostarda di pere e peperoni e i mitici fichi caramellati, ricetta che mi ha insegnato Anna del blog "In casa di Gaia". Un successone Anna!!!


E questo è il dolce che ho servito. Si tratta della Schiacciata fiorentina. Ho disegnato il giglio su un foglio di carta, ritagliato e posato sopra la torta, cospargendolo di zucchero a velo e questo è il risultato. Sempre la signora che mi ha insegnato la ricetta dei rocchini, mi ha consigliato di tagliare questo dolce a metà e di farcirlo con crema Chantilly (crema pasticcera+panna montata). L'ho messa in frigo fino al momento di servirla. Mio marito ha scelto un vino da dessert ma c'era pure il Vin Santo.

Abbiamo concluso con frutta fresca, noci e caffè.



Nella prima foto vedere come ho preparato il tavolo. Stile campagnolo, mancavano le ciotole in terracotta dove ho servito le minestre. Se guardate bene vedrete che sul tavolo ci sono delle ciotoline. In queste ciotoline c'erano i miei sott'oli.

La foto è orribile lo so, sono una frana lo sottoscrivo, ma ho voluto fotografare il centrotavola che avevo preparato. Si tratta di 3 portacandele a scalare, preparati con vasetti di vetro, juta, alloro, peperoncino e spago. Li ho poggiati su un piattino di terracotta e intorno ho messo semplici foglie di alloro.

Vi chiedete se è avanzato qualcosa? No ragazze, proprio no e di questo sono felice perchè significa che è stato tutto gradito.

E' stata una serata passata all'insegna della serenità, con risate, ricordi e progetti. Chiaccherando, chiaccherano si erano fatte quasi le 2 di notte e manco ce ne eravamo accorti.

Non è stupendo tutto questo? Stare in buona compagnia e godere delle cose semplici sono la cosa più bella. Almeno, questo è il mio pensiero.