♥♥♥ Benvenute a tutte voi che siete arrivate qui, nella mia casetta virtuale. Se vi farà piacere, potrete condividere con me le cose che amo di più creare con le mie mani, dal crochet, al cucito, al ricamo, nonchè delle ricettine da sperimentare per voi e per chi amate ♥♥♥

venerdì 29 novembre 2013

Ricetta della torta con i cachi



Buonasera a tutte, freddo anche da voi? Qui anche stamani alle 7.30 eravamo -5 ed è stata una giornata piena di sole. Domani è prevista una perturbazione che passerà velocemente e per domenica ci sarà nuovamente il sole sempre accompagnato dal freddo, almeno questo è quanto ho appreso dalle previsioni meteo stasera. Che ne dite di provare allora a cucinare la torta che avevo fatto per la mia amica?

Si tratta di una torta semplice fatta con il frutto tipico di questa stagione, il caco o pomo caco che dir si voglia. Mia sorella me ne aveva dati diversi, raccolti dall'albero del giardino di sua suocera, con una parte di questi ho fatto la marmellata per i formaggi (lo scorso anno vi ho insegnato come si fa), e con l'altra ho fatto questa torta, visto che di mangiarli così in casa mia non se ne parla.

Di ricette con questo frutto ce ne sono diverse, ma io faccio sempre questa, e vi posso garantire che nessuno capisce che il composto è fatto con i cachi.

Ingredienti: 300 gr di farina, 170 gr di zucchero, 2 uova intere, 50 gr di olio d'oliva extravergine, scorza grattugiata di 1 limone, una manciata di scaglie di cioccolato fondente, mandorle o gherigli di noci tritate (solo se piacciono), 1 bustina di vanillina, 1 bustina di lievito per dolci, 4-5 cachi maturi.

Procedimento: Lavate accuratamente i cachi, sbucciateli, fateli a pezzi e frullateli nel robot da cucina. Nel frattempo in una terrina sbattete le uova con lo zucchero e aggiungete la polpa dei cachi frullata. Mescolate bene e unite tutti gli altri ingredienti, compreso le scaglie di cioccolato fondente e le mandorle o i gherigli di noci tritate. Imburrate ed infarinate una tortiera, versate il composto e infornate a forno già caldo 180° per 35 minuti. Fate SEMPRE la prova dello stecchino per verificarne l'avvenuta cottura.


Spolverizzate con lo zucchero a velo.


La foto che vedete sopra vi mostra come è la torta all'interno. Ha un colore nocciola, un profumo delicato, soffice tanto da sciogliersi in bocca e non si sente per nulla il sapore dei cachi per chi non li amasse.

E se proprio volete affondare la nave, accompagnatela a della crema alla vaniglia o anche al gelato alla crema......UNA GODURIA COME POCHE. Oh....si dovrà pure preparare lo stomachino alle prossime gare culinarie Natalizie!!!

Domenica inizia il mese che tutte noi amiamo, il mese che ci porta alla festa più importante di tutto l'anno, IL NATALE, la festività che più parla di famiglia, di affetti cari, di preparare la casa a festa e di pensare alle cene, pranzi, per chi amiamo, per chi ci verrà a salutare e a fare gli auguri e quindi un mese di gran fermento.

La prossima settimana sarò impegnata a seguire, unitamente ad altre persone, la realizzazione di un progetto
in vista proprio del Natale, perciò temo non sarò presente nè nel mio blog nè nei vostri. Mi perdonate? Abbiate pazienza, il tempo è quello che è e anche mettendo il turbo.....non gliela fò!

A presto belle gioie!!!

mercoledì 27 novembre 2013

Un petit cadeau




E' passata da me un'amica qualche giorno fa a salutarmi, era davvero una vita che non ci si vedeva. Mi telefona e mi dice "Sei a casa? Butta su il caffè che arrivo e spero di trovare anche uno dei tuoi dolcetti". E' stato bello ritrovarsi, finalmente è riuscita a vedere la cucina che ho cambiato 2 anni e mezzo fa,  ridere su come siamo diventate "belle burrose", e fregarsene totalmente della linea davanti alla seconda fetta di plum cake di mele.....ciucciando anche le briciole nel piatto! E poi ci si emoziona, scende qualche lacrimuccia, dolci e lontani ricordi.....e giù la terza fetta di dolce "....alla faccia di chi, se mai ci fosse, ci vuol male  Paola.....".

Ha cominciato a guardare di qua, di là e ha buttato l'occhio su un vecchio contenitore dove avevo messo


qualche ghianda fatta all'uncinetto, qualche pignetta e pezzi di corteccia e se ne innamora.

Ovvio che le ho detto "prendile pure" e subito mi dice "ovvio che te le frego, ma potresti farmene qualcuna che vorrei aggiungerle ad una piantina che devo regalare? Così ho la scusa di rivederti e così mi prepari un'altro dolcetto......".


Come mi aveva chiesto gliene ho preparate cinque, avvolte dentro a del tulle, insieme a della corteccia e qualche pignetta. Ma non ero contenta e allora le ho ricamato anche un piccolo cameo


un cameo con ricamate a punto croce delle ghiandine, un piccolo fiocchetto in cotone color crema con al centro una rosellina che ho confezionato con fettuccia bianca. E con questo piccolo ricamo ho fatto la chiusura del "petit cadeau".

E' stato bello per me vedere la sua faccia sorpresa, non si aspettava anche il ricamino, e gli è piaciuto talmente tanto che ne vuole uno tutto per lei.

E secondo voi ci siamo tirate indietro davanti al nuovo dolce che avevo preparato? Ma manco per niente e stavolta, al posto del caffè, ci siamo sparate due belle tazze di cioccolato caldo......e la "nostra trippa" ringrazia sentitamente!!!


venerdì 22 novembre 2013

Polpettine di lenticchie



 E rieccoci arrivati ad un nuovo fine settimana e quindi....ricetta! Le lenticchie a casa mia non sono molto amate, tranne da me che le adoro, allora per farle mangiare anche a mio figlio le propongo sotto forma di polpettina e devo dire che spariscono in un batter d'occhio.

Questa è la ricetta "lepre" (traduzione: v e l o c e) che vi suggerisco di provare.

Ingredienti: 1 confezione di lenticchie già lessate (io uso quelle della "De Rica" come vedete dalla foto), 1 patata lessa, una manciata di parmigiano, un pò di prezzemolo, 1 uovo, sale, pepe e pane grattugiato.


Procedimento: lessate la patata, sbucciatela e tagliatela a pezzetti e mettetela insieme alle lenticchie, l'uovo, sale e pepe, il parmigiano e il prezzemolo dentro al robot da cucina e triturate tutto. Otterrete un composto come questo


A questo punto unite un paio di cucchiai di pane grattugiato e riattivate il robot per rimescolare il tutto.

A questo punto con le mani prelevate del composto e preparate delle polpettine che passerete in un pò di pane grattugiato, giusto per compattare meglio la polpetta.



Una volta preparate tutte, disponetele in una piastra da forno ricoperta con carta forno


Cuocetele per circa 20 minuti a 160°, rigirandole dopo i primi 10 minuti. Ponetele in un piatto da portata e servitele accompagnate a del radicchio, insalatina o finocchi gratinati.

Possono essere anche preparate per tempo e servite come aperitivo o antipasto.

Io le cuocio in forno ma nulla vi vieta di cuocerle in padella con un filo d'olio o, ancora meglio, in una salsina di pomodoro e cipolla di tropea tagliata fine.

Tra di voi amiche so esserci qualcuna della Sardegna, dove tra l'altro risiedono parenti di nostri cari amici.

Ciò che è accaduto è VERGOGNOSO, come sempre in Italia ci si accorge DOPO di quello che si DOVEVA fare prima. E come sempre si sentono i soliti discorsi, le solite polemiche da chi tanto ha le spalle coperte e il posteriore al caldo. Ma mi facciano il piacere!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Ma a chi sta lì, a chi ha perso tutto, a chi ha perso qualcuno NON IMPORTA NIENTE!!!!!!

Vi abbraccio tutti e l'unica cosa che vi posso dire, io che ho imparato sulla mia pelle che tanto CI SI DEVE TIRARE SU LE MANICHE DA SOLI........CORAGGIO, FORZA POPOLO SARDO, SIETE PERSONE FORTI E TENACI........NON MOLLATE E FATE VEDERE CHI SIETE A CHI "DOVREBBE" TUTELARE VOI E TUTTI I CITTADINI ITALIANI.

E state sicuri, noi piccola gente non vi abbandoneremo e in ogni modo vi aiuteremo......SICURO!



martedì 19 novembre 2013

Il mio centrotavola autunnale


 Vi ricordate che la scorsa settimana vi avevo promesso che vi avrei mostrato e raccontato del centrotavola che avevo preparato per la cena del 9 novembre scorso? Eccolo qui, ma partiamo dall'inizio.....



 Un pomeriggio mi trovavo in garage a sistemare i vasetti di marmellata quando mi cade l'occhio su un carellino pieno di cose di impossibile origine (capita anche a voi di non ricordare da dove provenga certa roba e di non sapere nemmeno di averla?) e intravedo qualcosa di legno. Mi metto gli occhiali visto che sono orba e vado a vedere. Mi ritrovo una stupenda cassettina di legno, non ridotta benissimo e m'innamoro subito......eh si, io ho un debole per le cose non belle e anche mal conce.......oh mio marito non è proprio così s'intende.....

La porto in casa e scopro che l'aveva fatto mio marito alle medie, quando si faceva applicazioni tecniche. Ah bei tempi quelli, oltre che la cultura s'imparava anche a creare! La cartavetro un pochino e passo una leggera mano di bianco, ma proprio appena.

E poi comincio a studiare come e cosa posso creare......e mi spunta l'idea di fare un centrotavola per la cena che avevo da lì a pochi giorni.




  E allora comincio a cucire, e fare all'uncinetto cose che rappresentino l'autunno: funghi, ghiande e zucchette. I colori che ho scelto sono crema e greggio.


Ho imbottito leggermente i vari scomparti e rivestito il tutto con del muschietto trovato in merceria, pigne raccolte in montagna, al centro ho messo un bicchiere con una candela e poi ho cominciato a posizionare le mie creazioni, mettendo anche delle piccole ochette che ho da tanti anni.



 E queste sono le immagini di come era posizionato questo centrotavola la sera della cena.

Allora, vi piace? Volendo cambiando i colori, si può adattare anche come centrotavola Natalizio.

Buona settimana a tutte.



venerdì 15 novembre 2013

Marmellata di clementine


 Oggi è davvero una giornata autunnale, forse anche più vicina all'inverno. Da stanotte diluvia, tira vento e fa anche freddo. E sapete una cosa? Mi piace tanto!!! Ho appena acceso candele per tutta la casa, tutte al profumo di cannella e ho la luce accesa solo in cucina. Che meraviglia!

Nel mio paese c'è un negozio che apre durante il periodo invernale fino a tarda primavera dove vendono frutta, verdura, olio e altri prodotti  provenienti dalla Sicilia. Questo genere di negozi so essere quasi in tutta Italia e devo dire che le arance e le clementine che acquisto da loro sono davvero buonissime.

Proprio ieri ho trovato delle belle clementine, senza semi, ne ho prese un bel pò e una parte di queste le ho destinate alla marmellata che ho appena preparato. Ricetta semplice, veloce, buona e salutare.

Ingredienti: 1 kg di clementine, 400 gr di zucchero, 1 bicchiere d'acqua.

Procedimento: mettete le clementine  intere in acqua con bicarbonato per almeno 6 ore. Sciacquate e cominciate a sbucciarle, tenendo da parte la buccia di 6-7 clementine.


 Tagliate a pezzi le clementine, in modo grossolano, non occorre essere precisi e mettete dentro un tegame inaderente.


 Tagliate a striscioline le bucce delle clementine e unitele alle clementine dentro la pentola.


Aggiungete 1 bicchiere d'acqua, e accendete il fuoco. Cucinate questo composto per circa 20 minuti a fuoco moderato, rimescolando di tanto in tanto.


Spegnete e frullate con il minipimer. Io non frullo tantissimo, mi piace che ci siano dei pezzetti sia di frutta che di buccia. Ma se a voi non va bene, frullate finchè il composto non risulti cremoso.

Rimettete sul fuoco, sempre moderato, aggiungete lo zucchero e lasciate andare per altri 15 minuti, mescolando ogni tanto.

Spegnete, versate in vasetti BEN PULITI e procedete a sterilizzare: 15 minuti dall'inizio del bollore dell'acqua.

Se per voi la dose di zucchero risulta poca, aggiustatela mettendone magari altri 100 gr. A me non piace troppo dolce, le clementine lo sono di loro. Mentre si prepara questa marmellata si sente un delizioso profumo per casa che, abbinato alle candele accese fanno tanto "coccoloso".

E' una marmellata stupenda sul pane o fette biscottate, favolosa abbinata ai formaggi.

Sarà uno dei doni che regalerò a persone care e che so gradire molto.

Non so che tempo farà questo fine settimana, ma so che io non ho nessuna voglia di mettere il naso fuori della porta, ho voglia di starmene in tuta, bella larga e comoda, magari con l'elastico morbido che non stringa la "trippa", un bel paio di calzini e delle comodissime ciabatte comprate in montagna di lana cotta, ranicchiata in un angolo del divano o anche in cucina a ricamare o fare i miei sbrodoli.

Insomma ragazzuole, sarò davvero un gran bel pezzo di figazza, di quelle che se mi vede un bel gnoccolone gli prende il sangue da naso........ma che m'importa, tanto io un "rosegoto" l'ho già, e sai che coppia! Ah ah ah

Alla prossima settimana FANCIULLE! 

mercoledì 13 novembre 2013

Cena a casa nostra per la festa dell'Oca


Era da tanto tempo che dovevamo trovarci ma vuoi per una cosa o per l'altra non siamo mai riusciti a conciliare gli impegni che ognuno di noi aveva per stare tutti insieme. Finalmente sabato scorso siamo riusciti a riunirci tutti per festeggiare la festa del paese dove vivo, ovvero "La festa dell'Oca". Questa è la tavola con  i nostri carissimi amici, persone davvero speciali per noi.

E ora vi racconto cosa abbiamo pappato:




Gli antipasti consistevano in: patè di olive nere che ho preparato con olive portate da una cara amica dalla Grecia e che ho poi lavorato con olio Toscano accompagnato da pane integrale, crostini fatti in casa con petto d'oca, crostini fatti in casa di pane integrale con gorgonzola e pere. Ho messo poi in tavola delle ciottoline con i sott'oli: melanzane sott'olio, carciofini e zucchine in agrodolce.


Il primo piatto è stata una lasagna al ragù d'oca, la pasta l'ho fatta in casa.



I secondi erano del musetto d'oca e dei bocconcini di pollo alla salvia e limone.....giusto per tenersi leggeri.....




I contorni che accompagnavano i secondi erano radicchio tardivo al forno, purè e radicchio in insalata.


Ho voluto anche provare il pan brioche salato di Mari e Fiorella, la ricetta la potete trovare qui. Grazie mille ragazze, è davvero buonissimo e lo rifarò spesso!


E una cena degna di tale nome NON può chiudersi se non con dei buoni formaggi, accompagnati da marmellate o mostarde fatte in casa. Qui c'era quella di pere e peperoni e quella di arancio e cardamomo (vi ho dato entrambi le ricette).


E potevano mancare i dolci? Ma ci mancherebbe! Torta di mele e una frolla a forma d'oca con cioccolato fondente.



E giusto giusto per chiudere quell'ultimo buchetto dello stomaco e aiutare a spingere in giù tutto quello già ingoiato, nà bella botta di frutta secca e frutta fresca per "siacquare" le boccucce.

Ovviamente poi caffè e ammazza caffè.

Vi mostro come ho preparato la tavola, tenete conto che vivo in un appartamento, non ho nè villa, nè taverna, ma quello che abbiamo a casa nostra è l'immenso piacere di stare in compagnia, con amici e cari, e anche se non c'è grande spazio.....ce lo inventiamo



S'intravedono le ciottoline con i sott'oli e il centrotavola che ho preparato per l'occasione. Ma di questo vi parlo in un altro post, vi mostrerò cosa ho combinato con una cassetta fatta da mio marito alle medie, quando c'era la materia "Applicazioni Tecniche" che io rimpiango, trovata in garage nascosta tra mille cose.


E per mio figlio ho preparato il San Martino di frolla e cioccolato. Non ha voluto caramelle o zuccherini sopra, non gli piacciono, ha scelto solo cioccolato fondente.

Perdonate la lunghezza del post, ma volevo condividere con voi una bellissima serata, letteralmente volata, trascorsa tra piacevolissime chiacchere, racconti e .........MERAVIGLIOSE E SANISSIME RISATE!

Grazie Fausto, Lorenzo, Elio, Diana, Amorena, Monica, per noi è sempre un immenso piacere stare in vostra compagnia. Alla prossima cena.......per quella che farò io ci sto già pensando.......

venerdì 8 novembre 2013

Torta di mandorle e amaretti


Quando arriva l'autunno si riscopre il piacere di mangiare dolci un pò più "carichi", ovvero "no light". Le giornate si sono accorciate, la temperatura è scesa, non troppo ancora, ma alla sera il plaid sulle gambe davanti alla tv ci sta proprio bene. In considerazione di tutto questo ho ricominciato a cucinare cosette belle caloriche, di quelle che solo con l'odore si pigliano almeno 3 etti per orecchie, e qualche chiletto sparsi per tutto il "body", ma che sono di un buonooooooo! Oggi vi propongo una ricettina di un dolce SUPER, ma così super da leccarsi le orecchie!!!


Ingredienti per la base: 100 gr di zucchero, 300 gr di farina, 100 gr di burro ammorbidito, 1 bustina di lievito per dolci, 1 bustina di zucchero vagliato, 1 uovo intero. Zucchero a velo.

Ingredienti per la farcia: 200 gr di amaretti, 80 gr di zucchero, 300 gr di ricotta, 100 gr di mandorle, 1 uovo intero.

Procedimento: dentro un robot da cucina frullate insieme mandorle e amaretti e mettete questo composto dentro una terrina e mescolate insieme  allo zucchero, la ricotta e l'uovo intero. Dovete ottenere una bel composto morbido. Sempre dentro il robot da cucina versate TUTTI gli ingredienti per la base e frullate bene il tutto. Vi deve venire un composto sbriccioloso, sabbioso.

A questo punto prendete una tortiera, meglio se con la cerniera, ma se non l'avete va bene lo stesso, pure io non ce l'ho. Imburratela ed infarinatela, prendete metà del composto sbriccioloso  e con le mani cominciate a formare uno strato bello compatto. Ora versate sopra la farcia, spalmatela bene. Ricoprite con il resto dell'impasto sbriccioloso. A piacere mettete sopra qualche mandorla intera qui e là.

Infornare a forno già caldo 180° per 40 minuti. Fate comunque la prova dello stecchino per accertare la perfetta cottura. Quando sarà pronta, aspettate che si freddi poi mettetela in un piatto da portata e spolverizzate con zucchero a velo.


Io l'ho preparata in questi giorni ne ho mangiato una fettina e poi.....alè sparita in un attimo grazie alle persone meravigliose che sono passate chez nous e questo mi ha fatto un immenso piacere. E' un dolce che somiglia molto alle pastine di mandorle che si trovano in pasticceria.

Che dite, vi va di provare a farla? Vi garantisco che le vostre papille gustative vi ringrazieranno, la panza anche, la bilancia.......perchè ce l'avete ancora? Tze....per me è solo un oggetto vintage da spolverare.

Buon fine settimana A TUTTE!

giovedì 7 novembre 2013

Una settimana in famiglia e un fiocco rosa in casa di amici


 Ciao a tutte amiche, eccomi dopo una settimana davvero intensa, piena di emozioni legate a stati d'animo profondi, che ci hanno toccato moltissimo, nella gioia e nel dolore.

Oggi ho visto che si sono aggiunte delle nuove followers.....GRAZIE MILLE, per aver deciso di seguirmi e ringrazio anche chi tra loro ha deciso di mandarmi anche una mail privatamente. Siete tutte le benvenute e vi abbraccio forte anche se solo virtualmente.

In questi giorni una coppia di nostri vicini di casa Luisa e Franco hanno avuto l'immensa gioia di diventare nonni, nonni di un dolcissimo fagottino rosa. E questo cuore è il dono che questa piccola preziosa vita riceverà appena i nonni la raggiungeranno, eh si perchè questa bimba è nata in Polonia. Ho visto proprio oggi le foto, una meraviglia, bella, paccioccona, da riempire di baciotti su quelle guancette.


 Ho preparato un cuore in pannolenci rosa baby, con applicato un fiocco in color burro di lana cotta, delle roselline cucite a mano sempre in pannolenci rosa, un pizzetto e lana cardata di un color rosa più carico.


 Mi auguro che incontri i gusti dei genitori e che sia di buon augurio a questa piccola.

Mia mamma è ritornata a casa sua


 dopo aver trascorso dei giorni a casa nostra, insieme abbiamo condiviso tutto il tempo tra cucinare, ricamare, cucire, una passeggiata lungo il fiume, tutte cose che lei ama, e appena sapeva che arrivava qualcuno all'improvviso (a casa nostra è così da sempre), era tutta "elettrica" e mi diceva "Madonna, ma casa tua è la casa del popolo!" ah ah ah.....


Mio figlio, che è di un affettuoso come pochi, arrivava all'improvviso e la riempiva di baci, e lei "occio Nico....la dentiera...." e lui giù a ridere


e allora spostava i suoi baci per non danneggiare "la protesi".

Cose semplici che però arrivano al cuore e fanno bene all'animo.

In questi giorni però è arrivata anche una terribile notizia che ha colpito in modo particolare mio figlio e tutti i suoi amici.

Giovanni non c'è più, un ragazzo di 18 anni appena.......il mio pensiero va in particolare a mamma Francesca,  lei sa perchè.

E tu Giovanni, ovunque tu sia, insieme a tanti altri ragazzi che "state nella stanza accanto", aiuta i tuoi genitori e fratelli, aiutali a non soffocare solo nel dolore. Io passerò sempre da te, e anche tu sai perchè.......

Chiedo scusa a tutte voi se concludo con questa terribile notizia, apparsa tra l'altro nei giornali locali. Credo però che l'amicizia sia anche condivisione di momenti non belli, dolorosi.

Molte tra di voi sono mamme e mi auguro possiate capire e perdonare se ho toccato un argomento che può fare male. Ma la vita è anche questa, orribile lo so, ma purtroppo è così.


A te Giovanni, dal più profondo del mio cuore. Mamma Paola.