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domenica 27 febbraio 2011

Una domenica triste

Oggi il tempo rispecchia lo stato d'animo mio e di tutti quelli che sono attoniti, sconvolti, confusi, arrabbiati per quello che è accaduto a Yara. Non è mia consuetudine scrivere di domenica ma ho bisogno di sentirvi e sentirmi con voi mie nuove amiche. Quante di noi sono mamme e anche per chi non lo è il solo pensiero di ciò che prova la mamma di Yara fa sentire tutte mamme. Noi che sentiamo crescere dentro di noi una nuova vita, i primi calci dentro la pancia, le preoccupazioni che nasca sano/a , che tutto vada bene. Crescere queste creature nell'amore assoluto, allattare, dare loro la prima pappa, i primi sorrisi, i primi gorgheggi, i primi passi. Eppoi il primo giorno di asilo mentre si aggrappano alle nostre gambe perchè intimoriti e noi lì a nascondere le lacrime perchè anche per noi è"lasciarli", il primo giorno di scuola e tutto quello che è il cammino dei nostri figli con noi a loro fianco. Genitori sempre attenti, per carità non infallibili, ma attenti nel proseguio della crescita di questi futuri uomini e donne. Purtroppo però,  tutto d'un tratto può accadere che qualcosa che non era previsto, che nemmeno lontanamente pensavamo interrompa questa percorso di questa giovane vita. Questo è quello che è accaduto a Yara, con una famiglia per bene come tante, dove la figura del "lupo nero" è appunto una figura lontana dalla realtà che vivevano.
E' un dolore atroce la perdita di un figlio e solo chi lo prova sa che non passerà mai, perchè è contro natura che un genitore sopravviva ad un figlio. Spero che la famiglia di Yara sia unita ma, soprattutto, che intorno a loro ci siano persone che sia loro vicini, soprattutto quando i riflettori inesorabilmente si spegneranno. Non si spegneranno però le preghiere per Yara, come per Sara. Voglio dedicare una poesia alla famiglia di Yara, di cui non si conosce l'identità dell'autore brasiliano, che solo pochissimi giorni fa ho fatto leggere ad una messa.




ORME SULLA SABBIA

Questa notte ho fatto un sogno, ho sognato che camminavo sulla sabbia accompagnato dal Signore e, sullo schermo della notte erano proiettati tutti i giorni della mia vita. Ho guardato indietro e ho visto che ad ogni giorno della mia vita, proiettati nel film, apparivano orme sulla sabbia: una mia e una del Signore. Così sono andato avanti, finchè tutti i miei giorni si esaurirono. Allora mi fermai guardando indietro, notando che in certi posti c'era solo un'orma...Questi posti coincidevano con i giorni più difficili della mia vita; i giorni di maggior angustia, di maggiore dolore...Ho domandato allora "Signore, Tu avevi detto che saresti stato con me in tutti i giorni della mia vita, ed io ho accettato di vivere con Te, ma perchè mi hai lasciato solo proprio nei momenti peggiori della mia vita?" Ed il Signore rispose: "Figlio mio, Io ti amo e ti dissi che sarei stato con te durante tutta la tua camminata e che non ti avrei mai lasciato solo neppure per un attimo, e non ti ho lasciato solo...i giorni in cui tu hai visto solo un'orma sulla sabbia sono stati i giorni in cui ti ho portato in braccio".

7 commenti:

  1. Ciao Paola, bellissima la poesia molto suggestiva,grazie, mi unisco al tuo sconcerto e alla tua tristezza per il fatto accaduto, non ci sono parole,rimane solo la sua immagine che sorride, la ricorderemo sempre cosi'... bacioni a presto rosa buona serata e buon inizio settimana

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  2. Cara Polly,
    splendido e commovente il tuo contributo per Yara e la sua famiglia.

    Prendiamo l'abitudine di ricordare sempre ed affidare alla Divina Misericordia, nelle nostre preghiere, tutte le creature vittime di violenza, di qualunque natura essa sia, superstiti e non: saremo così sicuri di non dimenticare, mai: nè lei, nè Sarah, nè tutti gli altri, tristemente noti o meno.

    Un caro abbraccio*

    Maddy

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  3. ...è stato un fulmine a cielo sereno questa notizia,però,ti confesso che ho pregato che la trovassero,pensavo fosse morta e l'idea che la famiglia non potesse più sapere dove fosse mi terrorizzava.Adesso che ci sia giustizia,a questa povera famiglia hanno strappato il cuore ed a quella bimba la vita.

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  4. Cara Paola,mentre leggevo il tuo post mi sono venuti i brividi.Hai spiegato perfettamente quello che ogni genitore può provare,noi mamme che sappiamo cosa significa partorire e crescere un figlio,riusciamo ad immedesimarci potentemente.Perchè queste anime innocenti?Non ci resta che dire una preghiera ed immaginare Yara nelle braccia del Signore.Quella poesia già la conoscevo ed ogni volta che la rileggo mi piace sempre di piu'.A presto,Rosetta

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  5. sono vicina anche io alla famiglia di Yara...con il cuore!!

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  6. Ciao, grazie di essere passata dal mio blog.
    Per quanto riguarda la richiesta per la torta a forma di campo da calcio, il mmf è il diminutivo di marshmallow fondant che non è altro che un tipo di pasta di zucchero. Il mmf va molto bene per ricoprire le torte, invece per le figure è meglio usare la pasta di zucchero.
    Per la ricetta del mmf guarda questo post fatto molto bene http://www.cookaround.com/yabbse1/showthread.php?t=56645&page=1 è quello che ho usato io quando ho imparato.
    Se però hai qualche dubbio o ti servono altre informazioni scrivimi pure e sarò felice di aiutarti.

    A presto,
    Elisa

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  7. Cara Paola, la conosco anche io questa bellissima storia, rappresenta pefettamente l'amore che Dio prova per ognuno di noi.
    Sono certa che Yara adesso in cielo ha un ruolo importante. Preghiamo per quella famiglia, perchè la fede le sia sempre vicina.
    Ti abbraccio Giulia

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